9 dic 2015

12.12.2015 omino71 per CHEAP "Che cosa sono le nuvole" @ Parco del Cavaticcio Bologna


CHEAP incontra OMINO71 - teaser
CHEAP incontra Omino71"che cosa sono le nuvole?"12 dicembreParco del Cavaticcio#Bolognaper "Pasolini - più moderno di ogni moderno"in collaborazione conComune di BolognaFondazione Cineteca di Bologna#streetart #Pasolini #CHEAPfestival
Posted by CHEAP on Mercoledì 9 dicembre 2015

“Che cosa sono le nuvole?”
12 dicembre 2015 - Parco del Cavaticcio
Luogo “cerniera” tra MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna e Cineteca, il Cavaticcio sarà il contesto all'interno del quale sabato 12 dicembre Omino71 realizzerà un intervento in carta interamente dipinto a mano incentrato su Pier Paolo Pasolini. Visibile da via don Minzoni e installata nell'area sottostante la Cineteca, l'opera è intitolata Che cosa sono le nuvole?, con un riferimento immediato all'attività di regista di Pasolini, figura ricorrente nel percorso creativo dello street artist italiano almeno da un quinquennio.
Era infatti il 2010 quando Omino71 propose per la prima volta nelle strade del Pigneto – quartiere romano set del film Accattone – un intervento di poster art dedicato a Pasolini, reiterato poi in diverse città italiane, spagnole e brasiliane per culminare, nella primavera del 2015, in un grande dipinto murale. Quest'ultimo, realizzato a quattro mani con Mr. Klevra, è collocato sulla facciata dell'Istituto Professionale Pier Paolo Pasolini, nelle immediate vicinanze dell'Idroscalo di Ostia.
L'iconografia pasoliniana proposta da Omino71 in questo corpus di interventi rientra a pieno titolo nella serie POPrtrait, che si concreta in ritratti mascherati di volti famosi o meno evocanti il mondo dei fumetti, parte del patrimonio di sottoculture popolari che caratterizzano la produzione dello street artist, a metà strada tra il mash up e il ready fake. La maschera, vera e propria cornice del ritratto, è da un lato una citazione al tema dell'identità, da Wilde a Pirandello; dall'altro, offre lo spazio per contenere una citazione dello stesso soggetto ritratto.
Proprio quest'ultimo aspetto differenzia sostanzialmente l'intervento che Omino71 realizzerà a Bologna dai precedenti, che riecheggiavano la figura di Pasolini giornalista e saggista attraverso la frase “Io so i nomi”.
Invariati rimangono infatti la maschera – che ricorda quella del supereroe paladino dei diritti civili Capitan America – e il viso dell'intellettuale, non elaborato a partire da una fotografia d'archivio, ma dal filtro pop della rappresentazione che Davide Toffolo ne fa nella graphic novel Intervista a Pasolini. Radicalmente diversi sono invece la soluzione compositiva, che gioca sapientemente con lo spazio urbano del Cavaticcio e il ruolo che l'elemento verbale riveste.
Quest'ultimo, in un approccio site specific alla realizzazione dell'opera, richiama infatti immediatamente la figura di Pasolini regista e poeta. La frase scelta, che travalica in maniera inedita lo spazio offerto dalla maschera assumendo dimensioni notevoli, affianca il ritratto, citando uno dei più popolari film di cui Pasolini ha firmato sceneggiatura e regia: Che cosa sono le nuvole?, episodio di Capriccio all'italiana, interpretato da Ninetto Davoli e Totò, con la partecipazione di Domenico Modugno.
Al contempo titolo e dialogo finale del film, la citazione “E che so' 'ste nuvole?” viene riprodotta nell'originale romanesco all'interno di nuvole stilizzate. Come controcampo, questa volta dipinta come di consueto sulla maschera, la risposta “Mah!”, data da Totò/Jago a Davoli/Otello. Un asterisco suggerisce infine una seconda chiave di lettura. Come una vera e propria nota a piè di pagina, nella parte inferiore del ritratto si legge infatti in dimensione ridotta una doppia citazione: “Io so di non sapere”, che richiama Socrate da un lato e la poetica di Pasolini dall'altro, e “Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato”, ultima frase pronunciata da
Totò/Jago che chiude l'allegoria della vita che traspare dal film.