6 apr 2020

5.4.2010 omino71 x Street Art Pills (on line)

dalla pagina facebook di Stefano Aufieri

STREET ART PILLS:
tre domande per tre risposte
"Non so cosa sia l'arte ma è la mia urgenza".
Solitamente inizio la "pillola" quotidiana con una sintetica descrizione dell'artista ma, questa sua affermazione, rappresenta meglio di qualsiasi mia introduzione l'ospite di oggi: Omino71.
SA: la tua "prima volta".
O71: disegno da quando serbo un ricordo, non ho mai smesso di comunicare tramite il segno anche dopo aver imparato a scrivere, ma se devo raccontare un aneddoto scelgo il mio primo fallimento: facevo la prima media, volevo disegnare qualche cosa che potesse essere visto da tutta la scuola, era natale e avevo rimediato una bomboletta color oro che si usava per le decorazione natalizie, ma al momento di lasciare il segno davanti al muretto della scuola mi sono reso conto di non aver idea da dove cominciare, non ero preparato, fissai quel muro senza sapere cosa fare, io che non facevo altro che riempire quaderni di scarabocchi non sapevo cosa disegnare.
Alla fine scrissi semplicemente "ciao" e scappai via "rincorso" dalle urla di un passante, insomma la mia prima volta è stata una non prima volta.
SA: quando hai deciso che da grande saresti diventato un artista.
O71: non l'ho deciso semplicemente perché non sono ancora grande, sono e resto un "omino".
SA: perchè la street art.
O71: perché ero e sono un outsider; ora c'è chi si chiede come diventare street artist, già pochi anni fa era solo un' attitudine da perdente, ma mi faceva sentire vivo lasciare il mio segno clandestino notturno e poi rivederlo di giorno, vedere la reazione dei passanti, etc. etc. il resto lo conosciamo tutti, per questo la street art è la street art e quella che viene tanta ricercata oggi è un'altra cosa, ma va bene così, tutto scorre.