20 set 2012

Omino71 @ Le Cool




Intervista pubblicata sull'edizione romana di LeCool

http://roma.lecool.com/roma/it/interview/2092

Ciao Omino, come va? Che ci racconti?
Ciao, abbastanza bene, per quanto si possa stare bene su una scala nel tentativo di spezzarsi il collo mentre si dipingono diavoletti sul soffitto di una specie di cripta…

Cosa ci hai disegnato per la copertina di questa settimana?
Una delle mie più classiche e invadenti icone in salsa pop che ha perso le lenti a contatto.

La Street Art è anche riappropriazione degli spazi pubblici urbani. Qual è il tuo rapporto con la città di Roma?
Qui tutto è iniziato ed è qui che tutto dovrà finire, Roma è casa, mamma, donna e figlia, per questo la vorrei vedere meglio “acchittata”, più colorata e meno svenduta, o meglio, citando i Colle der Fomento: “Esco di casa e ci sto dentro, la mia città grande quanto grande il mondo, a volte mi ci perdo non la conosco fino in fondo eppure so quanto Roma capoccia è splendida al tramonto per molti un vanto…”.

Ho visto che ultimamente sei in mezzo a vari progetti anche come curatore. Com’è la scena artistica italiana e romana in questo periodo? Si può parlare di un vero e proprio “movimento”?
In realtà gli ultimi progetti espositivi che ho curato risalgono al 2010 e mi sono ripromesso di non ricascarci: non ho più il fisico! Scherzi a parte, in meno di dieci anni ho avuto la fortuna di veder realizzate, bene o male, gran parte delle idee che mi passavano per la testa, quindi mi sono fatto volentieri da parte, anche perché nel frattempo è stato colmato quel vuoto che mi aveva spinto a reinventarmi organizzatore/curatore/produttore di eventi artistici (molto “do it yourself”). Oggi i curatori e le organizzazioni che si occupano di street/urban/vattelappescart non mancano, alcune cose partono ancora dal basso, altre invece si sono quasi istituzionalizzate, in ogni caso si sono creati spazi ed occasioni espositive un po’ in tutta Italia, Roma compresa. Detto questo la capitale rimane la città delle mille “parrocchiette” e questo non aiuta ad affermarci come “scena romana” a livello nazionale e soprattutto internazionale, ma forse è solo questione di tempo…

Trovo molto interessante e divertente il parallelismo tra Street art e Street Food. Come nasce il progetto?
Per la risposta ufficiale ti invito a visitare il sito www.romastreetfood.tk, dove insieme a qualche amico racconto il territorio della mia città tra arte e cibo, in particolare nelle pagine introduttive c’è tutta la storia così come deve essere raccontata. Colgo l’occasione invece per dare una risposta un po’ diversa ma altrettanto vera: mi ero stancato dell’associazione tra street art ed eventi più o meno dancerecci, quindi ho preferito seguire una strada meno giovanilistica e più appagante per i sensi, del resto che cosa c’è di meglio dell’arte, del cibo e del sesso? Per la versione porno però non ci siamo ancora attrezzati…

Dove possiamo vedere i tuoi lavori? E sul web?
A Roma? Garbatella, Ostiense, Pigneto, San Lorenzo, TorBellaMonaca, Prenestina, tra supereroi, icone bizantine, bambini e cartoni animali, qualche traccia dovrebbe aver resistito alle intemperie… ma il meglio deve ancora venire.
Sul web? Sono riuscito a disintossicarmi un po’ dalla dipendenza da rete, quindi non sono più così aggiornato, comunque si può fare un giro sul sito www.omino71.tk o sulla pagina flickr www.flickr.com/photos/omino71/ e da poco ho aperto anche una pagina su facebook www.facebook.com/omino71 ma non la seguo molto, preferisco vivere…

Progetti futuri & sogni nel cassetto
Vi aspetto per fine ottobre con Mr.Klevra e Giorgio de Finis alla “-1 Art Gallery” cioè nella cripta della “Casa dell’Architettura” per la presentazione del progetto “Sancta Sanctorum” che dicono durerà “fino alla fine del mondo”…